San Nicandro Garganico e dintorni

San Nicandro Garganico è in una posizione privilegiata in quanto a posti da visitare e per trascorrervi momenti indimenticabili.

IL MARE E LE ISOLE

Il B&b Sofia è a 10 minuti di auto dalla spiaggia più vicina che è Torre Mileto. La spiaggia prende il nome da una antica torre aragonese situata su uno sperone di roccia sul mare. L’antica torre guarda direttamente le isole dell’eroe omerico Diomede: le Isole Tremiti o, appunto, isole Diomedee. Pare che l’eroe greco, re di Argo, di ritorno  dalla guerra di Troia si fermò nelle magiche isole che sono facilmente raggiungibili in pochi minuti con barche e traghetti che partono dai vicini porticcioli garganici o in aliscafo da Termoli, a mezz’ora d’auto da San Nicandro Garganico. Per gli amanti delle escursioni nautiche è possibile raggiungere con piccole imbarcazioni le isole, visitarle, fare il bagno e degustare a bordo specialità locali.

Appena un paio di chilometri più avanti, sulla strada per Rodi Garganico, si trova un’altra perla della costa: la spiaggetta di Calarossa che prende il nome dai ruderi di un’altra torre costiera voluta dal vicerè don Pedro di Toledo e costruita nel 1569. La spiaggetta è piccola e lontana dai rumori della civiltà. È facile vedere nelle sue acque pesci e grossi crostacei che lì trovano un habitat favorevole. Inoltre da uno scoglio sgorga l’acqua freschissima di una sorgente che gli abitanti del posto bevono tranquillamente mentre fanno il bagno.

A poche centinaia di metri più avanti vi troverete su una delle più maestose spiagge del Gargano: Capoiale. La spiaggia, lunga una decina di chilometri, è separata dal lago da una sottile lingua di terra detta Isola di Varano. La spiaggia ha alle spalle una enorme e profumata pineta e davanti un mare dall’acqua verde smeraldo che lambisce la spiaggia di sabbia finissima. I lidi contano in media solo una decina di ombrelloni e sono distanziati centinaia di metri l’uno dall’altro: un piccolo paradiso.

I laghi

Lago di Lesina

San Nicandro non è solo mare ma anche laghi unici nel loro genere e da visitare assolutamente: si tratta infatti di grandi lagune che comunicano col mare attraverso stretti canali e accolgono alcune particolarità. 

Il lago di Lesina, famoso per le sue anguille, è sede di un’oasi naturalistica che fa parte del Parco Nazionale del Gargano. L’oasi si estende per circa 25 ettari ed accoglie oltre duecento specie di uccelli alcune delle quali a rischio di estinzione. Lo spettacolo dei fenicotteri rosa o dei germani reali, gli aironi cenerini bianchi, il martin pescatore, creerà con il visitatore un legame che durerà per sempre e ogni volta che tornerà si sentirà tornato a casa…

Lago di Varano

Il lago di Varano, invece, si presenta molto diverso dal lago di Lesina. Lago dedito alla pesca da sempre, le sue coste hanno ospitato la leggendaria città romana di Uria che si ritiene sia stata distrutta da un violento maremoto e i suoi abitanti sterminati. Gli abitanti del posto ritengono che la città si trovi in fondo al lago e raccontano che ancora oggi il vento, in alcuni giorni dell’anno, trasporti le voci delle vittime del crudele re  Tauro.

A guardare le acque del lago c’è un miracoloso Crocefisso ligneo che  sembra camminare sulle acque: si narra sia stato ritrovato nelle acque del lago dai pescatori e messo sulle acque a protezione del lago e della sua gente.

Il lago di Varano ospita gli edifici di un vasto villaggio abbandonato: l’idroscalo militare di San Nicola Imbuti. L’idroscalo era la sede di una base segreta di idrovolanti durante la prima guerra mondiale. Sono riconoscibili i vari edifici che ospitavano il comando, gli alloggi, le rampe per l’alaggio degli aerei, la torre di controllo. Un posto suggestivo che ospita anche importanti gare sportive acquatiche: jetsurf, triathlon ecc.

 

I Boschi

San Nicandro Garganico è situata nel Parco Nazionale del Gargano e pertanto circondata da mare e laghi da a nord e dai boschi a sud.

Qui è possibile fare escursioni, nordic walking e mtb con possibilità di essere accompagnati eventualmente da una guida esperta che vi farà conoscere il territorio in tutti i mesi dell’anno.



Si possono raggiungere in bicicletta e visitare le rovine del mitico castello  di Castelpagano. Ubicato su uno sperone del Gargano a 545 metri di altitudine, a Sud-Ovest del promontorio del Gargano nel comune di Apricena, il castello, di cui rimangono poche rovine, faceva parte di un borgo la cui origine è incerta. La posizione elevata, ottima all’epoca per controllare il territorio sottostante, gli permette una vista stupenda verso il Gargano e i monti del Molise da una parte e su tutto il Tavoliere dall’altra. Costruito nel primo medioevo, venne ristrutturato da Federico II di Svevia che ne fece un casino di caccia installandovi anche una guarnigione di Saraceni da cui il nome di Castelpagano in quanto i Saraceni non erano cristiani.

Il castello è avvolto tra storia e leggende che si possono andare a toccare con mano facendo una passeggiata a piedi o in mountain bike. Tuttavia vale la pena visitarlo anche solo per godere del panorama mozzafiato che si scorge dalla rocca ai cui piedi si stende il Tavoliere a perdita d’occhio.

Il Gargano è anche il posto in cui crescono 89 specie diverse di orchidee selvatiche delle quali alcune esclusive del Gargano. Fioriscono da gennaio a settembre, sebbene in primavera esplodano in tutta la loro bellezza. Appassionati giungono da tutto il mondo qui per poterle fotografare.

Un altro posto unico nel suo genere da visitare, raggiungibile in auto o in bicicletta, è la dolina di Pozzatina.

La Dolina Pozzatina è una dolina carsica situata nel comune di San Nicandro Garganico e ricade nel territorio del Parco Nazionale del Gargano.
È lunga oltre 650 metri, larga 400 e profonda intorno ai 100 metri; ha un perimetro di 1.850 metri.

La Poiana è una frequentatrice assidua della dolina Pozzatina.
Sul fondo, di forma pseudo-circolare, come tutto il complesso, vi è un terreno coltivato assai fertile, con al centro una cavità adattata a pozzo.
Rappresenta una delle più vistose e spettacolari manifestazioni del carsismo di superficie sul promontorio del Gargano ed è ritenuta da molti come uno dei fenomeni carsici più importanti d’Europa. 

La dolina vista dalla fitta vegetazione che ne avvolge le pareti.
Le sue pareti sono interamente ricoperte da un lussureggiante bosco di lecci e querce.
Sulla parete quasi verticale esposta a Nord si aprono due grotte.
Una stretta mulattiera, permette di scendere fino in fondo all’anfiteatro naturale.



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